BUON ANNO CON SOTHYS!

CINQUE BUONI MOTIVI PER PASSARE  UN NUOVO ANNO CON SOTHYS 

💖Scrivi sul tuo cuore che ogni giorno è il giorno più bello dell’anno.
(Ralph Waldo Emerson)

SE QUESTA FRASE PER TE E’ VERA, LA TUA LINEA E’ SECRETS DE SOTHYS PER VIVERE UNA COCCOLA OGNI GIORNO.

✨La cosa migliore del futuro è che arriva solo un giorno alla volta.
(Abraham Lincoln)

SE INIZI IL 2021 CON QUESTO SPIRITO, SEI UN FAN DEL LAIT E DELLA LOTION SOTHYS PER UN BENESSERE CHE HA SOLIDE BASI.

☯Non è nelle stelle che è conservato il nostro destino, ma in noi stessi.
(William Shakespeare)

SE PER IL NUOVO ANNO HAI DECISO DI PUNTARE SUL TUO BENESSERE, LA TUA LINEA E’ INDONESIE ANCESTRALE.

👁‍🗨E ora diamo il benvenuto al nuovo anno. Pieno di cose che non ci sono mai state.
(Rainer Maria Rilke)

SE PER TE IL 2021 SARA’ UN ANNO PIENO DI NOVITA’, LA TUA LINEA SOTHYS D’ELEZIONE E’ PRESCRIPTION JEUNESSE.

🌸La speranza sorride alla soglia dell’anno che viene e sussurra: “Sarà più felice”.
(Alfred Lord Tennyson)

PER PARTIRE PIENI DI ENERGIA E VOGLIA DI SOGNARE, LASCIATI INCANTARE DALLE FRAGRANZE PREZIOSE DI FLEUR DE CERISIER ET LOTUS DI SOTHYS.

 

 

🎭🎨Dalla Maschera Al Make Up su BEAUTY FORUM🎨🎭

Dalla Maschera Al Make Up

IL MAKE UP IN ISTITUTO – Rendiamo la cliente la vera protagonista delle sue feste di carnevale: insegniamole come truccare se stessa e i suoi cari e come rimuovere correttamente il make up dalla pelle.

IL MAKE UP IN ISTITUTO – Rendiamo la cliente la vera protagonista delle sue feste di carnevale: insegniamole come truccare se stessa e i suoi cari e come rimuovere correttamente il make up dalla pelle.

La maschera è un misterioso oggetto che sin dall’epoca primitiva ha permesso all’uomo di potersi trasformare, imitando le fattezze degli animali che lo circondavano e permettendogli dunque di celebrare i vari riti propiziatori che scandivano le battute di caccia. Nel corso della storia, poi, il mascherarsi ha assunto diversi altri significati – da rituale a teatrale, sino a diventare goliardico -, ma sempre accomunati dal suo scopo principale, ovvero consentire la perdita d’identità di chi la indossa.

Se ai tempi degli antichi Romani e nella settecentesca Venezia la maschera nascondeva il ceto sociale di servi e nobili, che partecipavano allo stesso banchetto senza riconoscersi agevolando, così, una comunicazione paritaria, per contro il mascherarsi ai tempi nostri può cambiare concezione ed essere usato per poter esprimere senza filtri il proprio sé, liberandosi, in maniera pirandelliana, della virtuale maschera del personaggio che abbiamo costruito per essere accettati e riconosciuti dalla società.

“Lo spunto del trucco diventa uno strumento per farci ricordare dalle clienti per le nostre iniziative attuali e mai scontate.”

DALLA MASCHERA AL TRUCCO

Se dunque questo intrigante gioco di trasformazioni affascina, quale occasione migliore del carnevale per renderlo più personalizzato e unico? Abbandoniamo, quindi, le maschere e iniziamo a pensare alla realizzazione di un make up artistico, che ci permetterà di entrare in sintonia con i nostri clienti coinvolgendoli in un’iniziativa che può contribuire ad animare l’istituto in modo originale ed esclusivo.

Molti istituti lamentano che i primi mesi dell’anno vedono poca movimentazione della clientela; ecco dunque un’occasione divertente per proporre un’iniziativa che magari non abbiamo preso ancora in considerazione: Consigli per il trucco di carnevale. Questa iniziativa può essere promossa già un mese prima del carnevale, e pensando che nel 2021 sarà esattamente a metà febbraio (14 febbraio), sin da ora possiamo iniziare ad organizzarci al meglio.

Come procedere? L’idea è quella di proporre una tematica coinvolgendo non solo la cliente, bensì tutti i suoi familiari con proposte semplici da realizzare ma di grande effetto. Potremmo pensare a una proposta “Carnevale Innamorati” (quest’anno carnevale coincide con San Valentino) e una “Carnevale con i Bimbi”, mentre un terzo spunto potrebbe essere quello di proporre un tema legato a una tradizione antica di una località esotica.

dalla maschera makeup1Non sarete voi a truccare le clienti e i loro bimbi, ma glielo insegnerete nei giorni precedenti.

 

PROPOSTE DI MAKE UP

Partiamo dalla comunicazione dell’iniziativa – ovvero gli strumenti da utilizzare per stimolare le clienti: per prima cosa occorre creare un menù nel quale venga spiegato di cosa si tratta. Uno slogan potrebbe essere, ad esempio, “I trucchi per un carnevale unico e sfavillante – scegli il tema del tuo carnevale e prenota la tua lezione di trucco per una serata esclusiva”.

Poi occorrerà redigere il menù, che sarà suddiviso per le tre categorie (ovvero “Carnevale Innamorati”, “Carnevale con i Bimbi” e “Carnevale Esotico”); sceglieremo, quindi, tre proposte per ciascuna tematica tra le quali la cliente potrà orientarsi. È indispensabile limitare la scelta tra proposte ben precise per poter sia organizzare al meglio i materiali necessari che prepararsi adeguatamente ottimizzando i tempi di realizzazione – e quindi garantendosi la marginalità dell’operazione.

Nel dettaglio posso suggerire alcune proposte: per il Carnevale Innamorati il menù potrebbe offrire Aladdin e Jasmine ispirato al noto cartone Disney, Gatsby e Daisy per un serata nell’America anni ’20, Amore e Psiche per un travestimento ispirato alla mitologia greca. Per il Carnevale con i Bimbi si può spaziare nel vasto mondo dei cartoon, scegliendo sempre personaggi il cui volto non sia troppo lontano dalla morfologia umana in modo da non costringersi ad affrontare le difficoltà di un trucco cinematografico. Alcune proposte possono essere: Gli Antenati, Alice nel Paese delle Meraviglie, la Famiglia Addams. Nel menù Carnevale Esotico, invece, possiamo lasciarci ispirare da Viaggio in Giappone Samurai e Geisha, Viaggio ancestrale Danzatori a Bali e Serata magrebina Sguardi a Marrakech.

Ovviamente queste sono delle semplici idee, da modificare anche in base alle peculiarità dell’istituto: far sognare la cliente a immaginare una serata che possa trasformarsi nel gusto della sua stessa preparazione può facilmente coinvolgerla anche nell’acquisto di un trattamento correlato al tema scelto.

La strategia vincente è dunque quella di offrire temi con personaggi facilmente replicabili e soprattutto che vi permettano di utilizzare quasi esclusivamente cosmetici del make up che normalmente avete in istituto, scegliendo soltanto qualche prodotto per body painting colorato per il trucco dei più piccoli, che sicuramente gradiranno; per gli adulti potremo decidere di aumentare la luminosità del trucco avvalendoci di qualche glitter.

LA RIMOZIONE DEL MAKE UP

Un argomento che andrà affrontato con le clienti, poi, sarà quello di consigliare il modo migliore per rimuovere il trucco, che seppur realizzato con cosmetici di qualità sarà certamente più carico rispetto ad un make up quotidiano. Dunque ancora una volta l’occasione per parlare di quanto sia importante utilizzare prodotti detergenti rispettosi della pelle, soprattutto dei più piccoli, e anche questa può diventare l’opportunità per proporre latte e lozione sottolineando quanto possa essere dannoso per la pelle un detergente formulato con tensioattivi rispetto ai detergenti di origine vegetale. Per questo faremo chiarezza chiedendo al dottor Eugenio Vuillermin di spiegarci questa differenza.

“«Sporco impossibile? Nooo, non esiste sporco impossibile per…» era il tormentone della campagna pubblicitaria di un noto detersivo degli anni ’70, che continuò anche durante gli anni ’80 mostrandoci il famoso chitarrista Franco Cerri ammollo nell’acqua e dalla cui camicia sporca si staccavano grosse gocce scure. Ebbene, quelle gocce non erano altro che lo sporco in fase grassa che veniva inglobato nelle micelle, aggregati di particolari molecole che permettono di disperdere una fase grassa in una acquosa, che altrimenti non sarebbero tra loro miscibili.
La rimozione dello sporco (fase grassa) dai tessuti come dalla pelle, detta detersione, può essere fatta in due modi: tramite emulsione o per affinità.

Nel primo caso (emulsione) si usano i tensioattivi, sostanze che sono in grado di modificare la tensione superficiale dell’acqua permettendo la miscibilità tra due liquidi diversi e quindi il distaccamento dello sporco dalla pelle. Il processo avviene grazie alla composizione di queste molecole organiche (tensioattivi) in cui una parte, detta “testa”, contiene una carica elettrica (polare) che si lega all’acqua, mentre la parte restante, detta “coda”, è apolare, ovvero non presenta cariche elettriche e si lega allo sporco.
Il sapone è il tensioattivo più noto fin dall’antichità, citato nei testi degli antichi Romani ma usato già dalle società primitive. Il primo detergente sintetico fu sviluppato nel 1834. Adesso, grazie alle conoscenze in ambito chimico, sono state sintetizzate varie classi di tensioattivi catalogate in base alla carica della parte ionica della molecole: abbiamo così i tensioattivi anionici, cationici, anfoteri, non ionici. I tensioattivi tendono ad essere aggressivi per la pelle in quanto, oltre ad asportare lo sporco, rimuovono anche il film idrolipidico con il risultato di diminuire le difese naturali della pelle e renderla più vulnerabile alle aggressioni esterne.

Nel secondo caso (per affinità) si usano invece sostanze oleose che sciolgono lo sporco di natura grassa, come per esempio il sebo, sfruttando il principio chimico de “il simile scioglie il suo simile”. Si tratta di oli di origine vegetale, come l’olio di ricino e quello di cocco. In questo modo si può rimuovere la fase grassa mantenendo inalterato lo strato idrolipidico della pelle.”

UNO SPUNTO, TANTE OPPORTUNITÀ

Possiamo, quindi, iniziare sin da ora a promuovere le iniziative legate al carnevale, invogliando le clienti a scegliere il tema di loro gradimento e a fissare un appuntamento per la vostra lezione di trucco. Non sarete dunque voi a dover truccare le clienti e i loro bimbi, ma glielo insegnerete nei giorni precedenti: potrete così coinvolgere un numero maggiore di persone e offrire una proposta completa. Una promozione interessante potrebbe essere quella di abbinare alla lezione di trucco la vendita del prodotto detergente e di un trattamento viso.

Ancora una volta, lo spunto del trucco diventa un’opportunità di coinvolgimento e movimentazione dell’istituto, ma soprattutto uno strumento per farci ricordare dalle clienti per le nostre iniziative attuali e mai scontate.

 

Elena Frigerio
Formatrice tecnica e consulente Beauty & Wellness.

Eugenio Vuillermin
Dottore in Chimica Industriale.

FRIGERIO E. , VUILLERMIN E.,2020, Feste Da Fiaba, BEAUTY FORUM, DICEMBRE 2020 – GENNAIO 2021

#BeautyForum#BF_style#makeup#BF_dic20_gen21

COSA FARE QUANDO FA FREDDO CON SOTHYS ❄☃

Siamo vicini all’arrivo dell’inverno, una delle stagioni più amate/odiate in assoluto!

Di certo è un momento di enormi cambiamenti: siamo tutti d’accordo che non è una mezza stagione perché determina profondi cambiamenti nell’ambiente e nella routine quotidiana. Innanzitutto il freddo è un ottimo alleato per tonificare la pelle, perché la rivitalizza. Troppo freddo tuttavia non è certo un toccasana. La disidratazione è dietro all’angolo quindi idratare in profondità diventa prioritario per affrontare al meglio il cambio di stagione: la linea Hydra di Sothys diventa davvero un regalo utile, sensoriale e stupendo per tutti.

Attenzione inoltre ai bagni troppo caldi. Tutti quanti amiamo immergerci nelle acque calde e avvolgenti della vasca da bagno ma…

… Assolutamente indispensabile applicare sempre una crema corpo dalla texture setificante e nutriente, magari con un buon profumo che ci faccia venire il buonumore. Il Baume nutri-reconfortant Maracuja & Acai dello stagionale Sothys fa davvero al caso nostro, come regalo da fare a se stessi e a una persona cara.

Non scordatevi di fare del movimento! Uno stile di vita che prevede un po’ di attività fisica è consigliato per mantenere attivo il proprio sistema immunitario.

Non dimenticare di proteggere le tue mani. La Crème mains velours è adatta a preservare la bellezza delle tue mani, in ogni momento… Ed è sicuramente un regalo che apprezzeranno tutti!

Curiosità su Acaj e Maracuja, i frutti star del nuovo Trattamento Stagionale Sothys

Il nuovo trattamento stagionale Sothys è una coccola ultra sensoriale e ultra avvolgente, anche grazie ai suoi attivi fantastici dal sapore esotico e fruttato.

ACAJ

Sono piccoli frutti di colore blu originari della foresta pluviale sudamericana. Hanno un elevato contenuto di antiossidanti. Negli Sati Uniti sono considerati un vero e proprio superfood, spesso associato alle bacche di goji. Trovano grande impiego nelle diete di coloro che vogliono perdere peso, perchè si ritiene che riescano a velocizzare il metabolismo.

Dalle bacche di acai viene estratto un olio utilissimo per la pelle. Viene spesso impiegato come ingrediente cosmetico per il suo effetto antiage. Le stesse bacche di acai, quando vengono inserite nell’alimentazione, aiutano la pelle a riacquistare lo splendore perduto ed un aspetto più salutare. Le popolazioni del Brasile utilizzano da secoli le bacche di acai come rimedio naturale per i problemi dell’epidermide.

MARACUJA

Maracuja, senza dubbio un frutto esotico ma molto conosciuto e utilizzato anche dalle nostre parti. Viene spesso chiamato anche Frutto della Passione.  Il frutto della passione ha un 73% di acqua e tra le sue proprietà c’è la presenza di sali minerali in discreta quantità potassio, magnesio, sodio, fosforo, calcio, ferro, Zinco o e selenio. Le vitamine non mancano, soprattutto quelle del gruppo C, A, B2 e B3, K, J insieme al betacarotene.

Uno dei motivi per cui è apprezzata la Maracujà è il fatto che va considerata una importante fonte di sostanze antiossidanti che hanno una azione di contrasto ai radicali liberi e all’invecchiamento cellulare.

La Maracujà (con l’accento sulla A) è inoltre l’ingrediente principale della Caipiroska.

✨Il make up delle feste su BEAUTY FORUM✨

 

IL MAKE UP IN ISTITUTO

Feste Da Fiaba

IL MAKE UP IN ISTITUTO – Per le prossime festività, facciamo vivere alla cliente l’esperienza fiabesca di un viaggio a Venezia: uno spunto creativo per divertirla e, soprattutto, fidelizzarla.

IL MAKE UP IN ISTITUTO – Per le prossime festività, facciamo vivere alla cliente l’esperienza fiabesca di un viaggio a Venezia: uno spunto creativo per divertirla e, soprattutto, fidelizzarla.

La cosmetica è l’insieme di attività, tecniche e arti relative al cosmetico o, per estensione, a ciò che migliora la piacevolezza, l’apparenza e l’estetica. La parola viene dal greco: Κόσμoϛ (kósmos) che significa “ordine”, da cui kósmesis: mettere in ordine, abbellire. E poi c’è la cosmetica sensoriale, ovvero il piacere che quel cosmetico è il grado di farci provare stimolando i sensi; pensiamo al maquillage: la vista viene immediatamente sollecitata, e la scelta di una gamma di colori piuttosto che un’altra ci manda un preciso messaggio.

“L’incarnato etereo è ritornato ad essere sinonimo di eleganza sofisticata, ma per ottenerlo occorre innanzitutto che la pelle sia libera dalle impurità.”

 

IL RUOLO SOCIALE DEI COSMETICI

Occorrerebbe sempre prendere in considerazione il ruolo sociale della cosmetica, che contribuisce a determinare lo stato di benessere delle persone innalzando la loro autostima e determinandone un’appartenenza sociale. Sin dall’antichità, infatti, i cosmetici hanno avuto un ruolo fondamentale nella cura della persona. Gli Egizi, ad esempio, si cospargevano di unguenti, allungavano gli occhi con il kajal e dipingevano le labbra con ossido di rame e ferro. Ma in tutti i popoli antichi è documentato l’uso di cosmetici: i Pitti scozzesi e i nativi americani si dipingevano il corpo, i popoli mesopotamici coloravano il volto con l’ocra, gli indiani erano soliti dipingersi i palmi delle mani e le piante dei piedi (le donne disegnavano sul viso stelle, lune o fiori), i fenici inventarono il sapone, gli ebrei facevano uso di fragranze come l’incenso, gli arabi estrassero l’acqua di rose.

MAKE UP A TEMA

Da qui l’esigenza di modificare, adattandolo alle peculiarità dei vari periodi dell’anno, il look, che dovrà contribuire ad esprimere messaggi differenti.
Un’occasione per gli istituti è quella di creare una tematica, come appunto quella del look per le Feste, per stimolare le clienti a prendersi cura di sé.

Penso a clienti che hanno molto a cuore, ad esempio la cura delle mani e dei piedi e poco o nulla si considerano il viso; molte volte mi è capitato che, invitandole a scoprire il nuovo look di tendenza del momento, sfruttando proprio la sensorialità del maquillage e il fatto che si trovino davanti allo specchio, concentrate sulla propria immagine e sulla pelle senza distrazioni, si siano rese conto ad esempio di avere un incarnato poco luminoso piuttosto che una pelle poco vellutata; ecco insinuata l’esigenza di cambiare questa condizione e quindi il desiderio di trattare il viso.
Come ho già detto più volte, il make up può rappresentare un’opportunità di innalzare la redditività dell’istituto, non tanto come servizio fine a se stesso bensì come “carrier” per vendere trattamenti viso, corpo e benessere.

CAPODANNO A VENEZIA

Nei giorni delle feste di Natale e Capodanno, il maquillage dovrà contribuire a esprimere eleganza, romanticismo, raffinatezza, il tutto avvolto da un velo di mistero quasi fiabesco.
La strategia è quella di divertire la cliente, farla sognare: oggi più che mai c’è necessità di evasione, voglia di spensieratezza. Pensiamo ad un viaggio sensoriale: partendo dal tema del look arriveremo a scoprire insieme la texture della pelle cambiata dopo l’applicazione della base e delle polveri, a riscoprire la morbidezza della labbra riconfortate dall’applicazione del rossetto, a vedersi attenuati i segni della stanchezza con l’applicazione di un buon correttore ed esaltare lo sguardo con colori che lo rendono profondo e misterioso.
Immaginiamo un Capodanno a Venezia, città ideale per una fuga chic e fiabesca, e iniziamo a truccare la cliente ricordandole la magia della notte più lunga dell’anno attraverso i colori del look. L’incarnato dovrà essere chiaro, per rispolverare i canoni della bellezza settecentesca; complice la maggiore informazione sui danni causati dai raggi solari, è sempre più frequente vedere dive che sfoggiano una pelle di luna.
L’incarnato etereo è ritornato ad essere sinonimo di eleganza sofisticata: per ottenerlo occorre che la pelle sia innanzitutto libera dalle impurità: perché non mettere in agenda un trattamento energizzante e detossificante prima delle Feste? Osserviamo già come cambia il viso dopo l’applicazione di un correttore per le occhiaie e, ad esempio, di una EE cream uniformante che per i look più sofisticati utilizzeremo come primer. Per il fondotinta scegliamo tonalità in sintonia con il fototipo della cliente, prediligendo una nuance che non vada a scurire la base. La cipria dovrà essere una di quelle trasparenti, con un sottotono leggermente rosato, per garantire l’effetto porcellana. A questo punto possiamo invitare la cliente a farsi una carezza, sempre davanti allo specchio, per apprezzare la medesima sensazione dello scivolare di un petalo tra le dita, di nuovo per mettere in relazione vista e tatto ed aumentare la percezione della propria pelle.

Passiamo ora agli occhi: il must è uno sguardo intenso e caldo, ma al contempo romantico e melanconico, immaginando di osservare il calar del sole d’inverno con l’acqua dei canali di Venezia riflessa negli occhi. Per ottenerlo è necessario abbandonare la matita nera e sceglierne una marrone castagna e utilizzarla per intensificare, con l’applicazione infracigliare e definire, con un tratto sottile e leggermente sfumato; anche l’ombretto sarà di una tonalità bruna, in stile barocco, e per finire illumineremo tutta la palpebra con un beige dorato, che dia luce e che impreziosisca lo sguardo.

Come un’opera d’arte esposta alla mostra Biennale, lo sguardo ha la sua cornice che lo esalta e lo valorizza: ciglia e sopracciglia sono gli elementi che ne definiscono l’intensità, ed è indispensabile il mascara per entrambe: nero per le ciglia, che sia morbido, per aumentarne il volume senza togliere la naturalezza, e tortora per le sopracciglia, per definirle in modo ordinato.

Le labbra dovranno essere perfette, in stile natural chic; possiamo optare per una tonalità rosa veneziano, scegliendo tra le nuance più calde del rosa antico e quelle più decise del rosa con sottotono aranciato.

Un viaggio sensoriale per aiutarci ad avere l’attenzione della cliente, un’opportunità per sfruttare questo momento di spensieratezza e di magia per far crescere il desiderio di prendersi cura di sé e di conseguenza movimentare i trattamenti in istituto, ma soprattutto un ulteriore strumento di fidelizzazione della cliente.

feste fiaba1La mica è un minerale molto usato nei cosmetici per via della sua brillantezza.

L’ESPERIENZA SENSORIALE

Come anticipato, la magia del viaggio viene impreziosita dall’esperienza sensoriale tattile. Ovviamente, per ottenere l’effetto desiderato, i cosmetici che utilizzeremo dovranno essere di eccellente qualità, capaci per profumazione e consistenza di infondere serenità.
Un ingrediente che conferisce questa texture alle polveri del maquillage è la mica, un minerale che solleva molte diatribe. Conosciamolo meglio grazie al dottor Eugenio Vuillermin.

“La mica è un minerale che l’uomo conosce fin dall’alba dei tempi. Le antiche civiltà di tutto il globo ne facevano uso, sia per la sua facilità di reperirla che per il largo impiego derivante dalle sue proprietà chimico fisiche. È un ottimo isolante termico ed elettrico. Ha proprietà abrasive e per le sue caratteristiche di brillantezza è usata anche nell’industria cosmetica. Queste particolarità derivano dalla struttura cristallina a strati, dove pacchetti di strutture tetraedriche ed ottaedriche di silicati fortemente legati al loro interno, vengono legati da metalli alcalini mediante legami ionici deboli. La struttura cristallina così costituita permette al minerale di sfaldarsi in sottili lamelle dette fogli e di riflettere la luce conferendo al cristallo la tipica lucentezza che ne ha determinato anche il nome: mica, dal latino “micare” = scintillare, brillare.

Quest’ultima particolarità fisico-ottica ne favorisce un largo uso nella cosmetica, e in particolare nel make up. Viene usata nella formulazione di rossetti, ombretti, fondotinta, eyeliner. Nella cosmetica, però, è preferita e largamente utilizzata la mica sintetica, in quanto permette di ottenere colori brillantissimi. Nella lista degli ingredienti dei cosmetici è indicata come ‘Synthetic fluorphlogopite’. È di colore bianco oppure grigio ed è rivestita di biossido di titanio, che le conferisce un colore perlato.

L’utilizzo sempre più ampio nell’industria ha fatto sì che il minerale estratto dalle miniera sia stato via via sostituito dalla mica sintetica. Questa scelta è dettata principalmente da due fattori: la maggiore brillantezza derivante da una finitura più uniforme rispetto a quella naturale e il rispetto dei diritti umani, per il quale si evita di acquistare il minerale da miniere dove lavorano bambini. È sempre più difficile trovare mica naturale che abbia un certificato di completa tracciabilità del processo di estrazione. Per questo la maggior parte delle aziende cosmetiche usa la mica sintetica”.

 

Elena Frigerio
Formatrice tecnica e consulente Beauty & Wellness.

Eugenio Vuillermin
Dottore in Chimica Industriale.

 

#BeautyForum#BF_style#makeup#BF_nov_20

FRIGERIO E. , VUILLERMIN E.,2020, Feste Da Fiaba, BEAUTY FORUM, NOVEMBRE 2020