Il Romanticismo

Dopo lo sfarzo e gli eccessi che hanno caratterizzato il Barocco e il suo inconfondibile stile, con l’avvento del Romanticismo l’utilizzo, e a tratti l’abuso, del trucco va via via scemando; si viene a perdere la concezione di una donna eccessivamente truccata e addirittura si giunge a una fase denigratoria del make-up associato esclusivamente a prostitute o attricette.

L’ideale della donna romantica invece mira a esaltarne le sue virtù, la sua dolcezza, la sua discrezione e gentilezza che devono andare di pari passo con un aspetto sobrio e delicato e un make-up minimal.

La pelle del viso torna a essere nuovamente protetta dai raggi del sole, considerati volgari e popolani, e coperta per potersi mantenere giovane e pura, limitando l’insorgere dei segni del tempo.

I toni accessi del Barocco diventano decisamente più delicate e naturali, viene abbandonata una produzione artigianale e domestica poichè nella cosmesi inizia a insinuarsi la scienza che porta a una purificazione totale degli ingredienti, che diventano sempre più naturali e meno nocivi per la pelle.

Dopo il 1770 nascono i cosiddetti “ideatori della cosmesi”, che si rivolgevano più frequentemente all’Accademia delle Scienze; nel Romanticismo cominciano infatti a essere considerati e analizzati in maniera scrupolosa i rischi e i danni provocati alla pelle dal continuo utilizzo di prodotti tossici e velenosi. Ecco che la cosmesi intraprende un percorso più naturale, a base di tuorli d’uovo, riso in polvere, miele e avena e fa la sua comparsa l’acqua come elemento fondamentale per la bellezza. I bagni a base di essenze rigeneranti, le camminate tonificanti e l’aria fresca diventano così i nuovi rimedi per mantenere una pelle giovane e sana. E con l’avvento dell’acqua nella cosmesi anche l’igiene personale subisce una svolta decisiva e nascono le prime saponette solide alla vaniglia o alla rosa, limitando l’insorgere e il diffondersi delle malattie.

Sul viso compare un sottile e leggero strato di cipria per annullare la lucidità e accentuare la pelle chiarissima, e le labbra sono naturali ma curate. I capelli sono in linea con questa eterea bellezza e delicatezza prediligendo boccoli eleganti e leggeri, con piccole fasce o fiori di campo, che potevano venire inserite nei capelli.

Per poter godersi del sole in tranquillità, senza mettere a repentaglio la giovinezza della pelle è importante che sia protetta rinforzandone il naturale sistema di difesa con prodotti specifici e studiati ad hoc.

La gamma di prodotti solari ideate da Sothys riesce a coniugare sapientemente piacere e protezione grazie a texture piacevoli e floreali in grado di proteggere ma anche di donare un colorito luminoso. Per le pelli più sensibili potete optare per un Fluide Protecteur Zones Sensibles SPF 50 – Viso, in grado di proteggere il viso e le zone più sensibili come il décolleté da abbinare a un doposole come il Soin Apres-Soleil Anti-age – Viso che grazie a una texture leggera e morbida, mantiene la pelle giovane e idratata e può essere anche utilizzato come trattamento notturno per un’azione ultra nutriente e rigenerante.

Il Novecento: un make-up alla portata di tutti!

Nel Novecento, le conoscenze sul make-up e il settore della cosmetologia iniziano a stanziarsi e diffondersi universalmente e si assiste così alla nascita delle prime case cosmetiche. Il make-up diventa in questo modo accessibile a tutte le donne, senza alcuna distinzione sociale, grazie a una produzione in larga scala e grazie anche all’invenzione di nuovi prodotti quale per esempio il mascara. Una vera e propria rivoluzione che ha reso gli sguardi più ammalianti e fatto sognare milioni di uomini.

Dopo anni in cui i canoni di bellezza venivano continuamente mutati, anni in cui eccessi o rigore si alternavano, si viene a delineare la figura della “donna fiore”, una donna capace e sicura, che non esita a curare il proprio aspetto, a prendersi cura del corpo e a mettere in risalto i lati più sensuali del proprio corpo.

Ed ecco che il make-up si struttura e caratterizza per le labbra rosso fuoco, labbra che verranno definite a ciliegia, mettendone in evidenza solamente la parte centrale. L’effetto “smooky” sugli occhi diventa un must have, sguardi marcati dal kohl e incorniciati da colori intensi quali vinaccia, blu e nero; il tutto attorniato da sopracciglia ultrasottili, tendenti verso il basso che contribuiscono a determinare quell’aspetto tipicamente languido femminile.

Per illuminare l’incarnato d’obbligo diventa l’utilizzo della cipria, a base di polvere di riso e talco all’olio di rosa o di lavanda, mentre il volto si infiamma sulle gote, rosse e marcate. La bocca assume i toni dell’aubergine e del bordeaux. Ed ecco come il trucco si configura come puro diletto e piacere personale.

Per ricreare un make-up all’altezza di quest’epoca i laboratori Sothys propongono un Mascara Essentiel, dal colore intenso e avvolgente, con effetto strutturante e allungante, per occhi da cerbiatta, da abbinare a un Teint Transparent. Si tratta si una polvere fissante compatta ad alta definizione, ideale per fissare il make-up, garantirne la finitura e la tenuta.

Il maquillage migliora l’autostima?

L’autostima è l’idea che ciascuno di noi ha di sé e della propria immagine e sicuramente ha un ruolo fondamentale sulle relazioni interpersonali e nella vita sociale quotidiana.

L’autostima è influenzata positivamente dal maquillage ?

Sicuramente la risposta è si! Il maquillage ha un ruolo essenziale di appartenenza e sicurezza che si manifesta già nell’età pre adolescenziale.
Il maquillage migliora l’immagine ed enfatizza un aspetto fisico e caratteriale che ci contraddistingue come semplicità, sensualità o risolutezza. Ogni donna si trucca in modo diverso e in questo modo esprime la sua personalità. Ecco perché con la stessa tavolozza di colori ne scaturiscono mille interpretazioni differenti ma ugualmente affascinanti.

Il maquillage ci aiuta a comunicare e a relazionarci con le persone che abitualmente frequentiamo o con le persone con cui vorremmo intrecciare nuove relazioni. E ancora un differente maquillage sottolinea un diverso atteggiamento, ad esempio:

– sottolineare l’anima truccando gli occhi
gli occhi sottolineano il lato comunicativo, la volontà di interagire con il lato più profondo dell’anima.

– enfatizzare il lato sensuale coloranti le labbra
la bocca esprime sensualità e femminilità, tanto più accentuata quanto più i colori sono accesi e vivaci.

 

 

IL TRUCCO NEL RINASCIMENTO

Nel Quattrocento, con le nuove scoperte geografiche, diventano disponibili un numero molto elevato di ingredienti e materie prime da utilizzare per preparare i prodotti cosmetici e i prodotti per il maquillage.

In quest’epoca vengono ripristinati i canoni di bellezza classici e tradizionali, mirando a un equilibrio di perfezione e armonia, che privilegia un incarnato impeccabile e regolare ed esalta l’armonia delle forme corporee.

La dama rinascimentale si presenta con i capelli chiari e, in alcuni casi rossicci, l’incarnato di una tonalità rosa pallido con la pelle bianca, quasi eterea e le mani curatissime.

Il pallore era sinonimo di agiatezza ed elevato status sociale e le donne per schiarire e correggere le discromie cutanee sul viso utilizzavano la biacca di piombo, un pigmento bianco molto coprente ormai proibito per via della sua elevata tossicità. Solo le gote e le labbra erano rosee e leggermente colorite. Per mantenere quest’incarnato perfetto effettuavano maschere di bellezza a base di farina e albumi che lasciavano agire tutta la notte.

Oggi abbiamo a disposizione sicuramente prodotti più figuri e performanti come ad esempio il fondotinta perfezionatore TEINT MAT. I laboratori di ricerca Sothys propongono una texture fluida e leggera che garantisce una carnagione omogenea, un effetto mat duraturo, lasciando i pori levigati.
Scopri tutte le proposte maquillage Sothys e lasciati consigliare dalla tua estetista di fiducia.

 

Il maquillage nell’antica Roma

Sebbene si sia trattato di un processo graduale, sia gli uomini che le donne di questa grande civiltà antica erano molto attenti alla cura del loro aspetto, e un posto in primo piano aveva la cosmesi. Con l’espandersi dell’Impero Romano e della sua potenza, venne abbandonata la semplicità di usi e costumi e iniziò il commercio di materie prime e cosmetici pregiati e ricercati.

Nacque così la figura delle schiave cosmetae, dedite sia alla produzione di cosmetici che alla cura della bellezza delle proprie padrone.

I trucchi divennero così importanti che Ovidio scrisse un manuale di trucco, una sorta di poemetto sui cosmetici “De medicamine faciei feminae”  in cui si potevano trovare consigli e ricette per essere impeccabili.

In linea generale, venivano utilizzate le stesse tipologie di cosmetici che utilizziamo ancora oggi: fondotinta, rossetto, fard, ombretti per palpebre e sopracciglia, e il kajal che arrivava dall’India. Anche gli uomini si truccavano, ma generalmente solo con il fondotinta ed erano molto diffusi nei posticci appositamente dipinti sulla guancia.

Ciglia e contorno occhi erano ben delineati con la fuliggine e era già diffuso l’utilizzo di sopracciglia finte e ciglia finte; a questo proposito le sopracciglia venivano scurite ed allungate con l’aiuto di un bastoncino sottile su cui veniva posto del carbone o mina di piombo. Le labbra venivano colorate di rosso con polvere di ocra (che si presenta in una vasta gamma di colori che spazia dall’arancione al rosso fino al marrone con le relative sfumature).

Per ritrovare il fascino delle antiche matrone romane prova questo speciale trattamento: Baume Levres Pulpeuses di Sothys, un balsamo labbra rimpolpante da abbinare a un rossetto Rouge Doux Sothys, effetto gloss garantito.