La tinta perfetta. La tua tinta. Scoprila con Sothys – il trattamento maquillage
Il maquillage, termine francese che si traduce letteralmente “trucco”, a sua volta dal francese truquer, e questo dal provenzale trucar, nella sua accezione italiana è un termine che in generale può essere inteso come un espediente atto a nascondere o mascherare la realtà.
Se così fosse il trucco potrebbe dunque essere considerato una sorta di maschera utilizzata per nascondere le imperfezioni del viso, in realtà ovviamente non è così, anzi, il maquillage ha sempre più il ruolo inverso, ovvero quello di valorizzare la bellezza assoluta che si cela in ciascuna donna, per farla emergere in tutto il suo splendore. Ma, a parte questo aspetto tecnico di stile (nascondere o valorizzare) è interessante considerare quale sia la motivazione intrinseca che spinge le donne a truccarsi.
Come prima considerazione possiamo affermare che il maquillage permette di esternare la visione che ogni donna ha di sé al mondo esterno, attraverso il trucco infatti ciascuna risalta la propria immagine e la propria identità esprimendo non solo ciò che è, ma anche come vorrebbe essere: una donna sexy, oppure dolce, a volte combattiva e determinata. Si comprende dunque come dietro al trucco vi siano risvolti psicologici che permettono di rappresentare la visione del sé verso gli altri
Truccarsi dunque significa mettere in risalto tratti del proprio viso particolarmente attraenti o che potrebbero diventarlo con il trucco giusto: elevare quindi la percezione del proprio fascino, per trasmetterlo agli altri.
La filosofia del Maquillage Essentielle Sothys parte proprio da questo concetto: esaltare con pochi semplici gesti la bellezza della donna valorizzandone ciascun particolare, per riuscire con successo in questa sfida apparentemente complicata è necessario far entrare in campo i pilastri del savoir faire de la maison Sothys: sensorialità, natura, efficacia e personalizzazione.
Partiamo dalla base e una volta applicati i correttori, immaginiamo quale sensazione si vorrebbe provare applicando un fondotinta; potendo intervistare ciascuno di voi sono certa che ora otterremmo risposte diverse, in quanto la sensazione che si desidera è in genere compensativa rispetto ad eventuali fastidi che la tipologia di pelle di ciascuno può arrecare. Dunque coloro che hanno una pelle tendenzialmente seborroica desidereranno sentirsela più asciutta al tatto e meno lucida alla vista, le pelli più disidratate cercheranno freschezza e comfort, le pelli più segnate sognano texture morbide ad effetto distensivo…quale sarà dunque la texure giusta per un buon compromesso?
L’eccellenza non può essere frutto di compromessi, l’eccellenza è sinonimo di unicità, motivo per il quale la texture perfetta è la texture adeguata, la gamma Sothys propone infatti tre differenti tipologie di fondotinta che in primis si distinguono tra di loro per gradi di coprenza e sensorialità: Naturel – leggeri e freschi per le pelli più disidratate, Jeunesse – ricchi e corposi per le pelli dai tratti più segnati e Energié Detox – più coprenti dall’effetto mat per le pelli più lucide ed impure.
Tutto questo è reso possibile dall’incessante ricerca dei laboratori Sothys, che hanno messo a punto formulazioni sempre più naturali ed efficaci al contempo.
Efficacia e fondotinta
Sovente mi capita di assistere a diatribe sulla convenienza di applicare un fondotinta a fine trattamento viso, chi sostiene la pelle vada lasciata “pulita”, chi giustamente asserisce che la cliente debba uscire dall’istituto in ordine e con un leggero maquillage per sublimare l’incarnato e la luminosità del viso.
E se il fondotinta fosse il proseguimento del trattamento stesso?
I Soin Intensivi Sothys, fiore all’occhiello del programma pro giovinezza, sono ciascuno caratterizzati da attivi funzionali esclusivi e brevettati, ciascun fondotinta è il perfetto connubio con il suo trattamento corrispondente – troviamo l’esclusivo brevetto antiossidante βP3® dell’omonimo trattamento nel fondotinta Jeunesse, illuminante vellutante e con effetto lisciante immediato – Bacche di sambuco biologico brevettato, Eleuterococco e Peptidi del Trattamento Energié Detox, nel fondotinta che porta il suo stesso nome, sublimante, illuminante, immediato effetto detox, con un’ottima coprenza per mitigare le impurità – Bolet 1055® estratto di Boletus Edibilis acido Jaluronico vegetale che dal trattamento intensivo Hydra3Ha, ritroviamo nel fondotinta Naturel.
In ciascun fondotinta troviamo poi sia Acido Jaluronico vegetale che un complesso di ceramidi (Omega 3-6-9) che hanno il compito di miscelarsi perfettamente al film idrolipidico garantendo una perfetta tenuta, lasciando la pelle effetto “nudo” con una costante sensazione di comfort
Anche in questo caso l’esaltazione della bellezza passa attraverso la cura e il benessere della pelle.
Ora non resta che trovare la tinta perfetta, ed è proprio qui che in genere l’impresa si fa più ardua…rosato o beige? Meglio forse una tonalità leggermente ramata? Ma soprattutto come si ottiene colorazione dei fondotinta? Ogni colore che noi vediamo è in realtà la combinazione di più colori, che a seconda delle percentuali riescono a generare le differenti tonalità, nei fondotinta Sothys sono quattro i pigmenti utilizzati: il bianco – che determina la coprenza, il rosso e il giallo – che rendono il colore più o meno rosato, il nero che determina la tonalità di chiaro scuro.
Utilizzando questa tecnica di formulazione che disperde in modo uniforme i pigmenti nell’emulsione, le tonalità dei nuovi fondotinta Sothys, sono pensate per essere sartoriali, non esiste una tonalità perfetta in assoluto, la perfezione si ottiene nell’istante in cui viene bilanciata la temperatura del colore della pelle, ed è qui che si trova la grande innovazione Sothys: 3 differenti temperature di colore per adattarsi in modo naturale all’incarnato esaltandone tutto il suo splendore. Cool per le pelli dai toni più freddi, Natural, per i colori naturalmente bilanciati e Warm per le tonalità più calde.
Ora più che mai l’esperienza del trucco è l’opportunità per iniziare a guardarsi allo specchio volendosi bene, cambiando approccio; l’occhio si alleni a cogliere quanto di bellezza assoluta c’è nell’immagine che vede riflessa e la mano si eserciti a delineare i tratti più belli, quelli da valorizzare. Il risultato finale sarà un capolavoro semplice, dove la naturalezza sublima la bellezza, le imperfezioni non vengono nascoste, semplicemente passano in secondo piano, ora gli sguardi sono attratti da ciò che è bello, quella bellezza che rivela il benessere di una pelle ben curata.
Elena Frigerio
Formatrice tecnica e consulente Beauty & Wellness
FRIGERIO E. , 2021, La tinta perfetta, la tua tinta, LES NOUVELLES ESTHETIQUES, MARZO 2021 – APRILE 2021